quarta parte
La nascita del genere in Italia
Una seconda innovazione del linguaggio fumettistico si raggiunge verso la fine degli anni ’70, in particolare con riviste quali Cannibale (1977-1979) Frigidaire (nata nel 1980), ma anche con sistematiche pubblicazioni di qualità in riviste quali L’Eternauta (1980). Tra gli autori si distinse Andrea Pazienza. La sua opera “Le straordinarie avventure di Pentothal” operano una prima deterritorializzazione a livello dello specifico fumettistico. Decontestualizzano, infatti, il fumetto dal suo ambito storicamente più proprio: non è più evasione, semplice avventura, non si rivolge ai bambini, non ha come protagonisti super eroi ecc. Diviene anzi un modo per raccontare con un linguaggio nuovo qualcosa che sta accadendo. L’ibridismo linguistico, la contaminazione dei registri grafici caratterizza le opere di Pazienza ma anche l’intera generazione del ’77 con la quale spesso, si collettivizza la realizzazione delle opere a fumetti. Pazienza è autore di numerose storie. Il suo romanzo a fumetti, “Gli ultimi giorni di Pompeo” (1986), presenta un tessuto narrativo rizomatico. Si colgono le influenze più variegate, dal lessico aulico al dialetto, e si impongono le tecniche espressive tipiche del romanzo, come il monologo interiore (per certi versi in Pompeo, più affine al flusso di coscienza), sonorità sovente allitteranti; egli racconta stravolgendo l’impianto narrativo tradizionale.
Dagli anni Ottanta altri autori si cimenteranno nel romanzo a fumetti, quelli dell’avanguardia di Valvoline Motorcomics tra cui Igort (Igor Tuveri) e Lorenzo Mattotti, ma anche alcuni protagonisti del fumetto d’avventura come Attilio Micheluzzi, per esempio con “Siberia“, e Tiziano Sclavi con “Roy Mann” (sempre insieme a Micheluzzi). Dall’inizio del nuovo secolo si respira un’aria nuova. Il graphic novel sarà il genere trainante del fumetto con tematiche nuove, tra cui quelle autobiografiche e intimiste. Tra gli autori più interessanti di romanzi a fumetti, graphic novel, del nuovo millennio si possono segnalare Gipi con “La Mia Vita Disegnata Male“, “Una Storia“, Manuele Fior con “5000 chilometri al secondo“, Davide Reviati con “Morti di Sonno“. Altra tendenza del romanzo grafico di questo periodo è la cronaca, la storiografia, l’attualità, quello che viene identificato spesso con graphic journalism (categoria che però non comprende solo graphic novel, ma vari generi tra cui il documentario o il reportage). Vi sono dunque autori che prediligono la divulgazione di vicende storiche dimenticate e avvolte nel mistero come nel Massacro di Pontelandolfo e Casalduni, raccontato a fumetti da Riccardo Fortuna o di episodi e fatti della storia più recente come Quaderni Russi e Quaderni Ucraini di Igort. Nascono anche case editrici specializzate come le Edizioni Becco Giallo che pubblicano opere di cronaca, per esempio sul G8, ma anche il delitto di P.P.Pasolini e di Peppino Impastato o fenomeni mediatici come WikiLeaks con il graphic novel “Julian Assange, dall’etica hacker a WikiLeaks”. In questo vento di rinnovamento anche la Sergio Bonelli Editore si muove in questo senso con interessanti iniziative editoriali. Infine è degna di nota la partecipazione al Premio Strega di Gipi con Una storia e successivamente di Zerocalcare col suo libro Dimentica il mio nome, che ha dato vita a infiniti dibattiti sulla partecipazione di fumetti a un premio letterario. Al di là dei dibattiti, la partecipazione al premio è servita sicuramente a portare l’attenzione su un linguaggio in continua evoluzione, e ancora troppo poco considerato.